La pizza è un simbolo della cucina italiana, è amata e consumata in tutto il mondo, ultimamente addirittura è stata rivalutata anche da diversi nutrizionisti.
Per molti è un’abitudine, un vero e proprio rito soprattutto nel weekend: ma quanto costa questo “peccato di gola” in termini di calorie?
Pizza, meglio a pranzo o cena?
Nello specifico, andando direttamente al nocciolo della questione: la pizza fa ingrassare? La questione non è di poco conto, visto che molto spesso le tabelle alimentari ipocaloriche invitano a non consumare questo alimento, se non in circostanze eccezionali. Ma è davvero così?
Ha però indubbiamente delle controindicazioni, soprattutto per chi sta seguendo una dieta. Più che sulla pizza in sé, in ogni caso, bisognerebbe far attenzione agli alimenti che la accompagnano. Bevande gassate, giusto per fare un esempio. O anche antipastini, fritture, bruschette, gelato che spesso fanno da preludio o da contorno a una bella margherita: parafrasando il grande Totò, è la somma che fa il totale (delle calorie, in questo caso).
Tornando poi alla prima questione: meglio a pranzo o a cena? Di solito si pensa che mangiandola a pranzo, si ha più tempo per smaltire le calorie e la sete durante l’arco della giornata. Ma questo è vero solo in parte. L’importante è bilanciare la pizza con gli altri alimenti consumati nell’arco della giornata.
Quante sono le calorie di una pizza
Il punto centrale quindi è capire come inserire la pizza nella nostra tabella alimentare di quel giorno, in particolare per la cena.
Innanzitutto, dobbiamo sapere quante calorie contiene una pizza: mediamente, quella napoletana pesa all’incirca 300 grammi, e chiaramente un grande impatto lo hanno i vari condimenti aggiuntivi al sugo di pomodoro – pensiamo alla pizza ai quattro formaggi, ad esempio, o alle versioni ancora più elaborate con vari latticini e salumi.
Di norma, si ritiene che 100 grammi di pizza Margherita forniscano 270 calorie, mentre una pizza rossa senza mozzarella (come una Marinara, per intenderci) sia leggermente meno “pesante”, con 243 calorie per 100 grammi. Moltiplicando questi numeri per una porzione intera, però, si raggiunge un apporto calorico molto più elevato, pari a oltre 800 calorie per una pizza Margherita intera (813 kcal) e circa 730 kcal per la semplice versione rossa.
Citando al volo altre tipologie di pizza – grazie ai dati forniti dall’Accademia Pizzaioli – scopriamo che:
- una pizza ortolana apporta 260 calorie ogni 100 grammi;
- una pizza al prosciutto 275 calorie ogni 100 grammi;
- una pizza quattro stagioni 285 calorie ogni 100 grammi;
- una pizza capricciosa 320 calorie ogni 100 grammi
- una pizza ai quattro formaggi ben 330 calorie ogni 100 grammi.
- Tutte cifre da moltiplicare per 3, nel caso di pizza di dimensione standard.
Se pensiamo che il fabbisogno calorico medio di un uomo che compie meno di 30 minuti di movimento al giorno è stimato in circa 2100-2500 kcal/giorno, mentre per la donna si ferma a 1800/2000 kcal al giorno, capiamo che la pizza rischia di occupare una fetta bella grande di quota totale di calorie da assumere nella giornata.
La pizza fa ingrassare?
I nutrizionisti mettono in luce gli aspetti positivi di questo alimento, che è un cibo assolutamente completo, oltre che simbolo della cucina italiana e della dieta mediterranea.
Oltre che sulla singola pizza, poi, bisogna ragionare anche su tutto ciò che fa da “contorno” a questa esperienza: vale a dire gli alimenti che la accompagnano, gli antipasti, le fritture o il dessert che completano solitamente la cena in pizzeria, e che a volte sono proposte anche in versione casalinga.
Possiamo affermare quindi, che è sbagliato pensare che la pizza sia un cibo che fa mettere su chili e che sia una rovina per le diete, ma al tempo stesso non possiamo negare che ci siano delle controindicazioni rispetto al suo consumo, soprattutto per chi sta seguendo una dieta.
Quando mangiare la pizza?
Come spesso si ripete quando si parla di diete, l’importante è non esagerare e non trasgredire il piano suggerito dal nutrizionista che ci segue. Mangiare la pizza, quindi, può diventare un’eccezione anche all’interno di una dieta, a patto che non diventi un “abuso” ripetuto e che non ci siano altri sgarri nel corso della stessa occasione o negli altri pasti.
In sintesi, possiamo mangiare la pizza anche con un regime alimentare ipocalorico se riusciamo a bilanciare questo piatto con gli altri alimenti consumati nei pasti nell’arco della giornata e della settimana.
Altra leggenda metropolitana è quella che mangiare la pizza la sera fa ingrassare di più: in realtà, dicono i nutrizionisti, la paura dei carboidrati a cena è infondata, perché le calorie sono identiche ad ogni ora. Una differenza può esserci rispetto al processo di digestione, ma con alcune indicazioni si supera anche questo problema.
I consigli per mangiare la pizza a dieta
Buone notizie per gli amanti della pizza- anche a dieta possono concedersi un appuntamento con il loro piatto preferito, indistintamente tra pranzo e cena: come dicevamo, è il bilancio energetico delle ventiquattro ore a contare, perché l’orario di consumo non fa differenza.
Per evitare di sbagliare, dobbiamo valutare l’apporto calorico della pizza e inserirlo nel carico totale della giornata, andando per sottrazione negli altri pasti e ricordando che la pizza a dieta deve rimanere un’eccezione e non la regola.
Ciò significa, ad esempio, che se pensiamo di mangiare la pizza a cena dobbiamo pensare a un pranzo leggero, evitando altri carboidrati come la pasta o il pane e mangiando, ad esempio, una piccola fetta di carne bianca con insalata, aggiungendo eventualmente uno spuntino leggero a metà pomeriggio. Similmente, se consumiamo la pizza a pranzo faremo una cena più leggera: in entrambi i casi, il sacrificio di un pasto è sicuramente compensato dal gusto della pizza, il cibo più universale e amato che ci sia.
Pizza per dieta, consigli e indicazioni
Come abbiamo visto, non tutti i tipi di pizza sono uguali e, oltre alle farciture, hanno un “peso” in termini di calorie e digeribilità anche l’impasto e gli ingredienti.
Secondo gli esperti, per andare sul sicuro e mangiare una pizza anche in regime di dieta possiamo optare per un impasto con pochi ingredienti e anche poco salata, che contenga meno di 40 grammi di sale, dando espressamente al pizzaiolo tali indicazioni oppure preparando a casa un piatto su misura.
Ad esempio, una pizza con le verdure o anche la stessa Margherita sono golose, ma leggere, e sono soprattutto un piatto unico completo che ci soddisfa e sazia; a proposito di latticini, poi, sarebbe meglio preferire il fior di latte, più leggero della mozzarella di bufala e buona fonte di calcio e fosforo.
Altra idea potrebbe essere scegliere una pizza preparata con farine integrali, che avrà leggermente meno calorie di quella classica e, al tempo stesso, maggiore quantità di fibre che fanno bene all’organismo.
Se prepariamo una pizza in casa, invece, per non ingrassare e mangiar bene dobbiamo utilizzare ingredienti molto sani e di alta qualità, badando a non esagerare con il sale, per rendere la pietanza più digeribile.
Ultimi suggerimenti riguardano l’intero pasto: se non siamo a dieta, possiamo abbinare alla pizza un antipasto a base di bruschette con pomodoro (limitando comunque la quantità) e come dessert una macedonia di frutta fresca, evitando il dolce. Se invece seguiamo una dieta rigida, la pizza sarà l’unico elemento della cena, con una fetta d’ananas al posto del dolce come unica concessione ammessa.